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CARTINA GEOGRAFICA E STRADALE DI VENERA
Ecco dove si trova il nostro paese di Venera, nella Bassa Veronese, lungo la S.R. 10, abitato da circa 1000 parrocchiani (300 famiglie) e diviso nel proprio territorio tra i Comuni di Sanguinetto, Casaleone e Cerea.
Fanno parte del Comune di Sanguinetto: Via Venera, Via Capitello, Via Faval, Via Fabio Filzi, Via Dossi, Via del lavoro, Via Borghetto, Via San Marco, Via San Giuseppe, Vicolo Rosa, Vicolo Giglio, Vicolo Tevere, Vicolo Cadorna.
Fanno parte del Comune di Casaleone: Via Venera, Via Faval, Via Capersa, Viale Martiri della Libertà, Vicolo Leopardi, Vicolo Ada Negri, Vicolo Tito Speri, Via E. Montale, Via Giorgio La Pira.
Fanno parte del Comune di Cerea: Via Faval, Via Favaletto, Via Leoncavallo.
>>> Ecco qui la piantina di Venera con tutte le vie ed i confini della parrocchia <<<
BREVE STORIA DELLA NOSTRA PARROCCHIA
Alcuni cenni storici, che forse neppure gli abitanti di Venera conoscono: Venera, che ora è divisa tra i Comuni di Sanguinetto, Cerea e Casaleone, si trova menzionata nei libri del Comune di Verona fin dal 1589, anche se allora si trattava di poche casupole. Poi, all'improvviso, nel 1876 Venera divenne famosa in tutta la provincia perché fu scoperto, nel corso di alcuni scavi per la costruzione di una ghiacciaia, un grande ammasso di monete romane, che fu denominato "il ripostiglio della Venera" (oltre 50.000 monete appartenenti alla seconda metà del III secolo d.C., insieme a qualche anfora ed altri oggetti, che ora sono conservati al Museo Civico di Verona).
Tuttavia la nostra piccola frazione rimase per lungo tempo senza una propria chiesa dove celebrare le Messe e i Sacramenti. Fino alla metà del 1900, al centro del paese c'era soltanto un ottocentesco capitello, con all'interno una antica statua in pietra della Madonna col Bambino. Il "capitello", che poi diede il nome anche alla via dove si trovava, era il luogo serale di preghiera di molte persone che, animate da spirito di fede, con qualsiasi tempo si recavano a pregare la Madonna col rosario.
Nei primi decenni del 1900 gli abitanti di Venera pensarono di dare una chiesa al loro paese ed alcune donne cominciarono una "questua" raccogliendo cinque o dieci centesimi e le uova offerte per una ventina di anni. Con la somma ricavata fu acquistato un terreno ed iniziati i lavori di costruzione di una cappella, come ricordo e monumento ai caduti della grande guerra. Ma i lavori furono interrotti su segnalazione dell'allora parroco di Sanguinetto, perchè tale costruzione si presentava troppo grande, come una chiesa capiente. Questo rudere interrotto rimase in piedi fino al 1958, quando iniziarono i lavori di costruzione dell'attuale chiesa.
Infatti, l'esigenza di essere comunità e comunità cristiana ... fa sentire il bisogno di un luogo di culto per ritrovarsi. Così, gli abitanti di Venera chiedono al Vescovo di Verona e questa volta ottengono, di diventare parrocchia con una propria chiesa, per avere i servizi religiosi in paese, vicini alle proprie case, ma soprattutto perchè si sentivano uniti fra di loro. Nel 1959, quando si terminò di costruire il primo edificio che vediamo, poi ristrutturato completamente in occasione del grande giubileo e quindi consacrato nel 2001, al suo interno venne posta l'antica statua in pietra che si trovava nel capitello, ormai demolito, e che ha appunto dato il nome alla chiesa parrocchiale, intitolata alla Beata Vergine, Santa Maria Regina in Venera.
Molto poco si sa di questa statua, dal punto di vista artistico. Si sa solo che è in tufo dipinto e che dovrebbe risalire al 1380-1420 circa. Anonimo resta invece per il momento l'autore che l'ha scolpita, il quale ha dato alla Madonna una posa particolare, ritta in piedi mentre regge delicatamente in braccio il bambino Gesù, che ha in mano un piccolo rondinotto, ricordo forse di qualche pittoresca e antica storia narrata nei Vangeli apocrifi.
Qualcosa di più si sa invece sulla provenienza e la storia di questa statua. Secondo la tradizione, infatti, essa fu donata dagli abitanti di Sanguinetto a quelli di Venera per ringraziarli del generoso contributo dato durante la costruzione della Chiesa parrocchiale di Sanguinetto nel 1800. Infatti, prima di arrivare a Venera la statua di Maria Regina probabilmente si trovava a Sanguinetto, dove era però venerata con il nome di Madonna della Cintura. Ed infatti uno dei particolari più curiosi dell'immagine scolpita è appunto la fascia scura che stringe il vestito di Maria.
Quella cintura aveva un preciso significato per i cristiani di molti secoli fa, i secoli nei quali fu scolpita la statua. Infatti, si narra nelle storie antiche che l'apostolo Tommaso non si trovava a Gerusalemme quando la Madonna morì e fu assunta in cielo. Arrivato dopo qualche giorno al suo sepolcro, vi trovò all'interno soltanto la cintura, che divenne perciò simbolo della Madonna, Madre di Gesù, assunta in cielo subito dopo la morte.
L'immagine della Madonna della Cintura, ora chiamata Beata Vergine Maria Regina rappresenta quindi il momento più solenne e glorioso della vita di Maria: la sua assunzione in Cielo, dove è proclamata Regina ed è incoronata di stelle, proprio come mostra la corona che adorna, anche luminosamente, questa bella immagine scolpita, presente ora sopra l'altare maggiore ed il tabernacolo con l'Eucarestia.
Altri simboli che richiamano i più bei titoli della Madonna sono dipinti sulle vetrate istoriate che illuminano con tanti colori la chiesa, specialmente nelle giornate estive: Regina degli angeli, Regina dei sofferenti, Regina dei martiri, Regina concepita senza peccato originale, Regina dei santi, Regina del cielo, Regina della pace, cosicchè anche le immagini dipinte sono una preghiera continua rivolta alla nostra mamma celeste.
31 MAGGIO 1959 - 31 MAGGIO 2009
50° ANNIVERSARIO DI ISTITUZIONE DELLA NOSTRA
PARROCCHIA DI SANTA MARIA VERGINE REGINA IN VENERA
Oggi domenica 31 maggio 2009 è un giorno importante per la nostra Comunità di Venera. Esattamente 50 anni fa, il 31 maggio 1959, veniva costituta in Parrocchia.
Già negli anni 1954-1955, quando Vicario Foraneo era il parroco di Casaleone, don Angelo Boscarini, si vide richiedere più volte dalla gente di Venera i servizi religiosi sul luogo.
Più volte alcuni promotori dell' iniziativa si sono fatti interpreti di questa esigenza andando personalmente presso la Curia vescovile di Verona per conferire col Vicario Generale mons. Giuseppe Lennotti.
Fu lo stesso Vicario Generale a suggerire di scrivere la richiesta al Vescovo, facendola firmare da tutte le famiglie. In quegli anni era Vescovo di Verona, l'Arcivescovo Giovanni Urbani.
Il testo della lettera firmato da 205 capi famiglia (tali erano le famiglie in quegli anni), era così riassunto "….. l'esigenza di essere comunità e comunità cristiana ……. fa sentire il bisogno di un luogo di culto per ritrovarsi ……". L' Arcivescovo Giovanni Urbani, infatti era particolarmente sensibile alle attese dei laici.
La richiesta degli abitanti di Venera, fu subito presa in considerazione dall'Arcivescovo, che assieme al Vicario Generale, incaricò don Angelo Boscarini di provvedere Venera di una chiesa, mettendosi d'accordo con la popolazione sul modo di procedere dei lavori.
Mandò a Venera un sacerdote, don Gregorio Andrioli, per provvedere alle necessità spirituali della popolazione.
Qui sopra, la statua quattrocentesca
di Santa Maria Regina in Venera.
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Qui sotto, varie immagini della chiesa,
del paese, degli edifici, e della vita
in Venera negli anni dal 1930 al 1990.
I lavori di costruzione della chiesa, iniziano l' 11 agosto 1958.
Intanto è arrivato a Venera don Gregorio, che provvisoriamente alloggerà presso la famiglia Giacomazzi, e celebrerà l' Eucaristia nei giorni festivi e feriali nella chiesa di Faval e nelle feste celebrerà anche nel salone della scuola locale.
La domenica 24 agosto 1958, il Vicario generale, mons. Lennotti, benedirà la "prima pietra" della chiesa. I lavori continuarono ininterrottamente e finirono alla fine di novembre.
La sera del 7 dicembre 1958, con una suggestiva e indimenticabile processione, fu traslata la grande statua della Madonna dall'antico capitello (ora demolito), attraverso via Capitello, via Faval e via Venera, fino alla chiesa. Una folla immensa, tutti gli abitanti di Venera e moltissima gente dai paesi vicini, accompagnarono l'immagine di Maria Regina nella sua nuova sede.
Il 15 dicembre 1958, l'Arcivescovo Giovanni Urbani, costituì Venera in "Vicaria indipendente". Fu il suo ultimo atto in diocesi: infatti quello stesso giorno fu nominato Cardinale e promosso Patriarca di Venezia.
Fatto ingresso in diocesi il nuovo Vescovo mons. Giuseppe Carraro (ora Servo di Dio), si informa subito della situazione di ogni singola Vicaria e parlando di Venera, suggerisce di farla Parrocchia.
La gente di Venera non poteva non esultare per questa grande opportunità che veniva loro offerta, per la maggior parte nemmeno sognata.
Il 31 maggio 1959, il Vescovo Giuseppe Carraro, firmò il decreto di istituzione della nuova Parrocchia di Venera.
Appena giunta la notizia, a mezzogiorno e per un'ora consecutiva suonarono le campane a festa e a suggellare quel memorabile giorno, fu celebrato il primo battesimo.
Il Vescovo mons. Giuseppe Carraro, compì la sua prima visita pastorale a Venera il 30 agosto di quell' anno, conferendo il sacramento della Cresima a un considerevole numero di ragazzi e anche a qualche adulto.
Negli anni successivi fu costruita la casa-canonica. E nel 40° anniversario della Parrocchia, don Bruno fece ristrutturare completamente la chiesa e l'edificio con un suggestivo quanto mai unico rito, fu solennemente consacrato dal Vescovo padre Flavio Roberto Carraro il 2 settembre 2001.
Ricordiamo e ringraziamo i Parroci che sono stati presenti a Venera in questi 50 anni:
- Don Gregorio Andrioli, dal 1959 al 1965
- Don Giuseppe Zanardi, dal 1966 al 1982
- Don Luciano Bozza, dal 1983 al 1991
- Don Bruno Malagnini, dal 1991 al 2005.
Dal 2005, la parrocchia di Venera ha lo stesso parroco della parrocchia di Casaleone, Don Giuseppe Facci. Lo vogliamo ringraziare per la sua costante presenza e attenzione alla nostra piccola realtà parrocchiale, insieme ai curati e collaboratori che si sono succeduti nel corso degli anni e che ci sono stati vicini e sempre disponibili.
LA MADONNINA NELLA CAPPELLA INVERNALE
Anche la cappella invernale ospita una bella immagine della Madonna. Si tratta di una statua in gesso dipinta a mano, che raffigura l'apparizione di Maria ai tre pastorelli di Fatima: vestita di bianco e con una cintura azzurra, la corona del rosario in mano per invitare tutti alla preghiera, è l'immagine della Madonna del Rosario, festeggiata il giorno 13 maggio di ogni anno.
Durante tutto l'anno tale immagine si trova nella cappella invernale, dove si celebra la S. Messa feriale, la recita del rosario e gli incontri di catechismo dei bambini. E poi durante il mese di maggio, viene per qualche giorno spostata in chiesa, per rendere ancor più visibile la nostra devozione a Maria Vergine, patrona di Venera e molto cara a tutti i parrocchiani.
Inoltre tale immagine alcuni decenni fa veniva portata in processione lungo la via principale del paese, attorniata dai bambini della prima Comunione che spargevano petali di fiori davanti al suo passaggio. Era una tradizione che si svolgeva tutti gli anni il giorno della "sagra", cioè la prima domenica di settembre, in cui Venera festeggia la solennità di Maria Regina e anche il giorno della consacrazione della chiesa (nell'anno 2001).
REGINA DELLA PACE, PREGA PER NOI ...
L'immagine più recente che abbellisce la nostra parrocchia è la scultura della "Regina della Pace", opera di un giovane scultore della Bassa Veronese, su indicazioni precise e significative dell'allora parroco di Venera, don Bruno Malagnini, che nel 2001 ha voluto una raffigurazione di Maria Regina della Pace, da porre sotto il porticato della chiesa da poco restaurata.
La scultura rappresenta la Madonna a braccia aperte e accoglienti, come quelle di una madre sensibile e generosa, con il sole e la luna che ci ricordano l'assunzione di Maria Regina al cielo e anche quel bel canto tradizionale che dice: "... e le stelle più belle, non son belle al par di te!".
Da sotto il porticato della chiesa l'immagine è ben visibile a tutti, così che chiunque passa può rivolgere la sua semplice preghiera alla Madre celeste: "Ave Maria", "Salve Regina", "Ti prego Maria ...", "Tu che sei madre ...", "Proteggi i nostri figli ...", "Sostieni le nostre famiglie", "Prega per noi ...".